Parole Sprecate




Sprecate come cibo avanzato.
Sputate in strada, al bar
dal divano per imprecare
contro i notiziari della sera.
Parole buttate in consuete
scemenze; per i parenti
i colleghi i vicini di casa.
Per discutere del tempo
sugli ascensori. Per il vigile
la fornaia, il benzinaio
il cameriere. Nella rete
mute come pesci morenti
in cerca di un grido.
Quante parole sprecate.

Per te, non ne sono rimaste.
Non me ne sono rimaste per te
che tremavi alle mie lettere.
Per te non c’era digiuno
c’era una lingua privata
ora privata di suono.
Di silenzio privata ora che
abbiamo deciso di mancarci
per il resto della vita.





Da “Amore & Psycho” Miraggi Edizioni


Emilio Isgrò

5 pensieri riguardo “Parole Sprecate

  1. Buongiorno Signor Argati
    Mi sono permesso di condividere sul mio blog questi versi perché descrivono benissimo questo particolare della mia vita.
    Se preferisse che io non condivida questi suoi versi me lo scriva e io farò come Lei desidera.
    Cristopher.

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  2. Quel : ” ABBIAMO DECISO DI MANCARCI PER IL RESTO DELLA VITA” E’ GENIALE ! ANCHE SE LE MIE OPINIONI NON CONTANO , FINALMENTE UNO DEI POCHI POETI AL PASSO CON I TEMPI PIU’ PROGREDITI ! CIAO ! A PRESTO

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