Con una sola mano sgrano l’uva americana
chicco per chicco come la vecchia sgrana
il rosario. A differenza sua, la mia preghiera
è un bestiario. Ad ogni acino che non s’eleva
in vino chiedo che il tempo spezzi la trama
tra timore e credo. Che non mi spinga alla fede
nei giorni prossimi all’addio ma soltanto verso
la paura. Come un animale che cede alla natura.

Bellissima. Complimenti!
"Mi piace""Mi piace"
Grazie, davvero.
"Mi piace""Mi piace"
Sarà dura. Abbiamo inventato le fedi contro quella paura. L’assurdo della morte mi induce a credere alle cose più disparate/disperate. Ma ho fantasia e me le invento da me: questo dovrebbe preservarmi dalle fedi ufficiali, le devastatrici. Bella la tua poesia! Ah, comunque i due coniglietti che mi sono morti nell’ultimo anno, a cui volevo molto bene, sono “sicuramente” nel Paradiso dei Conigli, dove l’erbetta è sempre fresca e scorrono limpidi ruscelli. Su questo non si discute nemmeno!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie del commento Carlo!
"Mi piace""Mi piace"