Non avremmo nessun timore del gelo



Un mucchio di cartoni bagnati pare
un cane morto al bordo della tangenziale,
ogni cosa non può che tradire sé stessa.
Mi ha confuso lo sfrecciare dell’auto,
non si osserva davvero il tempo che passa
ma soltanto il rapporto tra un corpo
e un altro. Ognuno custodisce un segreto
e pure il fatto che non potrò mai incontrarti
del tutto mi spinge a restare al tuo fianco.

Colgo seriamente l’occasione per chiederti
se tra le opzioni per il nostro futuro
potremmo pensare di trasferirci al polo.
Non avremmo nessun timore del gelo
stringendoci attratti l’un l’altra dal peso
dell’abbraccio di una notte lunga sei mesi.





Giuseppe Capogrossi


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