Un sacco di animali in una sola poesia

Trovo disgustoso tatuarsi di parole
in lingua inglese. Vestire di sapore
internazionale una strofa d’idiozie.
Come se il fattore mettesse i tacchi
alti ed il rossetto alla sua scrofa.
Ma invero è un falso problema
perché più disgustoso ancora
trovo farmi tatuare.Indossare
lo stesso bracciale, la stessa camicia
le mutande. Sentire sempre qualcosa
appiccicato alla schiena.

Nelle cene dove non c’è niente da dire
nelle sere al bar dove bevi
come un asino per stare a galla
c’è sempre una bella ragazza che dice:
anch’io volevo farmi una farfalla
un delfino, una tartarughina
sopra il culo, sulla spalla!
Ora; anche superando l’imbarazzo
provocato dall’uso imperfetto
che fai dell’imperfetto,
ti sei mai chiesta se una tartaruga
tatuerebbe la tua faccia cretina
per mostrarla ad un amico del prato
o a qualche altro animale marino?
E poi, perdono
perché cazzo non l’hai ancora fatto?
Scommetto volevi anche andare in India
fare un viaggio un po’ pazzo
con lo zaino o in bicicletta.
Aprire un agriturismo in Toscana.

La vita fatta di intenzioni, in più mediocri
mi deprime. Come la democrazia
come i cani che abbaiano alla televisione
come i ricchi con il portafoglio
sempre pieno di soluzioni.
Come quella balena della mia vicina
che passa la vita a guardare la vita
degli altri al balcone.




da “Nessuno ripara la rotta” La Vita Felice Edizioni

Sandy Skoglund

4 pensieri riguardo “Un sacco di animali in una sola poesia

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